La normativa italiana (D.lgs. 11/05/1999 n. 152 aggiornato con D.lgs. 2000 n. 258) sancisce, a tutela dell’ambiente e per la sicurezza personale, che per lo stoccaggio di contenitori con sostanze pericolose ed inquinanti si debbano utilizzare le vasche di contenimento per evitare sversamenti accidentali che possano danneggiare le falde acquifere.
Se consideriamo un impianto di distillazione, dove sono necessariamente presenti contenitori per lo stoccaggio del solvente sporco e pulito e dove a volte si fanno operazioni di travaso, è importante prevedere in fase di progettazione anche una vasca di contenimento.
Secondo la normativa vigente, le vasche di raccolta e contenimento devono disporre di una capacità minima pari al più grande dei contenitori ivi stoccati ed uguale o superiore ad 1/3 del volume totale depositato.
Nonostante ciò, nel caso in cui lo stoccaggio avvenga in zone sensibili, la tutela della falda acquifera impone che l’intero volume delle sostanze pericolose sopra riposte possa essere contenuto all’interno della vasca di contenimento.