Come eliminare le esalazioni di solvente

di | 18 Novembre 2019

Alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che l’esposizione professionale ai solventi di vario genere può portare allo sviluppo di alcune malattie delle vie respiratorie. 

Un paio di mesi fa, nel comune di Ogliastro Cilento, la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha sequestrato e messo i sigilli ad un impianto di distillazione di diluenti utilizzati nei processi di lavorazione di un’azienda, dopo che gli investigatori avevano appurato l’immissione in aria di “esalazioni pungenti e moleste” di solvente avvertite anche dagli abitanti della zona (operazione “Keep Solofrone Clean”).

Le esalazioni di solvente sono spesso considerate un problema al quale non c’è soluzione perché implicito nel processo di distillazione. La cosa diventa preoccupante soprattutto quando nelle vicinanze c’è la presenza di abitazioni. Hai mai sentito quel “rompi b…” del tuo vicino accusarti per il forte odore di solvente?

Anche chi è addetto alla gestione del distillatore si sarà lamentato per le esalazioni di solvente che respira ogni volta che deve aprire il coperchio per svuotare le morchie e pulire manualmente il serbatoio.

Finora tutti ti hanno sempre detto che si fa così e che non c’è soluzione.

Invece è uno dei problemi risolvibili con un distillatore automatico evitando così spiacevoli conseguenze per la salute dei dipendenti.

Perché un distillatore automatico è la soluzione al problema degli odori di solvente?

Perché:

  • Non serve aprire il coperchio del serbatoio per riempirlo, per scaricare le morchie in bidoni aperti e per fare la pulizia manuale ordinaria;
  • Il contenitore delle morchie è chiuso con un coperchio che trattiene i vapori e la macchina scarica direttamente dentro;
  • Il solvente è gestito a circuito chiuso senza dispersione di odori.

Attenzione. Definisco automatico un distillatore che è in grado, senza la presenza e il diretto intervento dell’operatore, di svolgere queste 3 operazioni:

  1. carico del solvente sporco e avvio della distillazione;
  2. scarico del solvente pulito;
  3. scarico delle morchie e avvio di un nuovo ciclo di distillazione (dal punto 1).

 

Se non fa tutto questo in autonomia, contrariamente a quanto sostiene qualcuno, la macchina non è automatica!

Se a fine ciclo, per pulire le morchie, devi aprire la valvola di scarico o, peggio, devi aprire il coperchio e basculare il serbatoio per estrarre le morchie e di conseguenza respirare i vapori di solvente, non stiamo parlando di un distillatore automatico.

Un distillatore automatico ha i seguenti requisiti fondamentali:

  • Ciclo di distillazione continuo (lavorando a batch o a refill) con carico del solvente esausto, scarico del solvente pulito e scarico delle morchie senza l’intervento dell’operatore e in piena sicurezza;
  • Raschiatore interno per la pulizia automatica e continua del serbatoio, che evita l’intervento manuale dell’operatore;
  • Collegamento ai serbatoi di stoccaggio per la gestione e la verifica del contenuto attraverso i controlli di livello. Il ciclo inizia solo se c’è abbastanza solvente sporco da riempire il serbatoio del distillatore e se c’è abbastanza spazio nel serbatoio del pulito per il solvente che si andrà a distillare.
  • Verifica dello scarico del residuo attraverso:
    • La supervisione del livello minimo all’interno del serbatoio di distillazione;
    • L’impostazione del numero dei cicli consecutivi;
    • Controllo con pesa di sicurezza delle morchie scaricate;
    • Verifica di apertura della valvola di scarico mediante micro per garantire lo svuotamento del serbatoio;
    • Micro per la presenza del bidone per le morchie.
  • Gestione automatica delle temperature (multiset-point) in caso di miscele di solvente con punti di ebollizione non omogenei.
  • Segnalazione degli allarmi in caso di anomalie durante il ciclo di distillazione con possibilità di inviare le notifiche all’operatore (cellulare/tablet/PC) attraverso il sistema di connessione remota per l’industria 4.0.
  • Sicurezze e controlli ridondanti per lavorare in modo affidabile e privo di rischi, anche senza la supervisione costante dell’operatore che può dedicarsi ad altri lavori.

Lavorando “a cicli continui” si migliora l’efficienza della macchina riducendo i consumi di energia elettrica e ottenendo la massima concentrazione delle morchie. Si eliminano inoltre i tempi morti dovuti alla pulizia manuale del serbatoio.

Siamo riusciti a risolvere il problema di produttività che avevamo prima grazie alla funzione di ciclo automatico senza intervento dell’operatore.

Colorprint

In conclusione, per superare i problemi degli odori di solvente devi preoccuparti di avere una macchina che lavori a circuito chiuso. Non aspettare che le autorità mettano i sigilli al tuo vecchio impianto.

L’esperienza fatta in questi anni ti permette di avere la soluzione al problema delle esalazioni di solvente e una macchina ATEX ad alta efficienza, garantita e certificata da un ente esterno accreditato.

Importanti aziende si sono già rivolte a noi per la distillazione dei loro solventi esausti mantenendo al primo posto la sicurezza dei propri dipendenti.

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