Perché dovresti usare il generatore di vuoto abbinato al tuo distillatore?
Con il generatore di vuoto la temperatura di ebollizione del solvente può essere drasticamente ridotta. Puoi quindi distillare solventi con un punto di ebollizione superiore ai 170 °C o, in caso di necessità, processare a temperature ridotte sostanze che sono particolarmente sensibili al calore (per esempio solventi/inchiostri che contengono nitrocellulosa), componenti termolabili (soggetti a decomposizione se distillati a temperature elevate) e in presenza di contaminanti che reagiscono a determinate temperature (per esempio vernici poliuretaniche).
La distillazione sottovuoto ti permette di ridurre il punto d’ebollizione originale del solvente da recuperare. Tale riduzione è proporzionata alla percentuale di vuoto applicata durante il ciclo di distillazione: più alto è il grado di vuoto raggiunto, maggiore è la riduzione di temperatura che ottieni.
Il generatore di vuoto applicato al distillatore crea il vuoto nel circuito di distillazione del solvente. Durante il ciclo la pressione presente all’interno del serbatoio viene ridotta rispetto alla pressione atmosferica.
Se per esempio rigeneri a 660mmHg di depressione (corrispondente a circa 85% di vuoto assoluto) potrai ridurre la temperatura di lavoro del depuratore di circa il 50% (secondo lo specifico tipo di solvente e di inquinante). Oppure, a parità di temperatura potrai ridurre la durata del ciclo di distillazione.
Per un buon funzionamento del generatore di vuoto, occorre che le regolazioni di temperatura del distillatore siano effettuate correttamente, in quanto, se il solvente depurato esce caldo, all’interno del serbatoio generatore di vuoto, si formano vapori che possono danneggiare i componenti pneumatici; I distillatori equipaggiati di controllo della temperatura di uscita del solvente distillato (sicurezza T3) evitano ogni tipo di problema di fuoriuscita di vapori di solvente dal condensatore.
I generatori di vuoto possono essere abbinati in qualsiasi momento a tutti i rigeneratori per solventi in maniera rapida e semplice collegandoli sull’uscita del condensatore del rigeneratore stesso.
Quando NON è consigliabile utilizzare il generatore di vuoto?
L’uso del generatore di vuoto non è consigliato per la rigenerazione di solventi aventi punti di ebollizione inferiori a 170°C, come ad esempio Acetone, Cloruro di metilene, ecc.
Questo perché le nuove temperature di ebollizione che si ottengono lavorando al grado di depressione impostato sono vicine alla temperatura ambiente e non consentono quindi una perfetta condensazione del prodotto.
Ti raccomando di verificare la scheda di sicurezza del prodotto da rigenerare in modo particolare controlla sempre il punto di ebollizione.
Quali sono i tipi di generatori di vuoto?
Puoi generare il vuoto in due modi:
1. Vuoto pneumatico
I generatori di vuoto con funzionamento pneumatico necessitano soltanto di alimentazione d’aria compressa ad una pressione di circa 5 bar. Il consumo d’aria è variabile in base ai modelli e alle dimensioni. Con questo sistema puoi arrivare al massimo a un grado di vuoto di circa 85%.
Con questo sistema prima di poter spillare il solvente distillato è necessario che il ciclo di distillazione sia completato.
Il vuoto pneumatico si utilizza ormai solo per i distillatori di taglia medio-piccola.
Il funzionamento con vuoto pneumatico può essere di due tipi:
– funzionamento discontinuo tramite vacuostato. Questo dispositivo ti consente un notevole risparmio d’aria compressa. Infatti, una volta raggiunto il grado di vuoto impostato, interrompe il consumo d’aria finché tale valore rimane stabile e permette alla macchina di riprendere il consumo solo in caso di variazione del medesimo, per ristabilire il grado precedentemente fissato. Questo per tutta la durata del ciclo.
Il risparmio nel consumo d’aria compressa ti ripagherà in breve tempo del maggiore investimento per l’acquisto dell’impianto con vacuostato.
– funzionamento continuo. In questo caso puoi regolare il grado di vuoto tramite la pressione di alimentazione. Il consumo d’aria è continuo. Ciò significa che per tutta la durata del ciclo di distillazione la macchina consuma aria compressa.
2. Vuoto con pompa ad anello liquido
I moderni distillatori, sono generalmente dotati di pompe ad anello liquido per generare il vuoto. Queste consentono maggiori performance in termini di resa e sono molto più silenziose rispetto al sistema pneumatico. Le pompe ad anello liquido ti permettono di distillare con un vuoto massimo anche del 97% (740 mmHg). Possono essere montate esternamente o integrate nel corpo macchina con una riduzione degli ingombri.
Un’importante caratteristica della pompa ad anello liquido è che il solvente distillato, mano a mano che viene generato, esce dal circuito di vuoto e scaricato direttamente nei serbatoi di stoccaggio ed è quindi disponibile immediatamente per l’utilizzo, senza dover aspettare la fine dell’intero ciclo di distillazione.
Ovviamente devi fare attenzione che le pompe siano certificate ATEX.
Come funzionano le pompe ad anello liquido?
Le pompe ad anello liquido per il vuoto sono costituite da una girante installata eccentricamente.
La girante ruota nel vano riempito parzialmente di liquido che nei distillatori è il solvente stesso.
Il movimento rotatorio della girante e la forza centrifuga che ne consegue fanno sì che il liquido, che si dispone aderente alla faccia interna del vano, formi il cosiddetto anello liquido. La funzione del liquido è quindi di far tenuta idraulica tra la girante e il vano.
Data l’installazione eccentrica della girante, gli spazi aumentano e il gas di processo viene aspirato all’interno attraverso la fessura di aspirazione per poi essere compresso e scaricato dalla fessura di scarico.
La quantità del liquido deve rimanere costante, per cui a queste pompe devono arrivare gas privi di vapori (che potrebbero condensare nella pompa) e di goccioline di liquido trascinato. Per questo motivo le pompe ad anello liquido, usate per creare il vuoto nei distillatori, sono istallate dopo il condensatore.