Le tre cose che devi sapere sulla SICUREZZA nella gestione del solvente

di | 28 Ottobre 2019

Mi sono imbattuto qualche giorno fa nei dati diffusi dall’INAIL riguardanti le denunce per infortuni sul lavoro presentate tra gennaio e agosto di quest’anno: 416.895. Di queste ben 685 riguardano incidenti mortali.
È evidente che non si può far finta di niente pensando che la nostra azienda sia miracolosamente immune dal pericolo “infortuni” e che queste cose accadano solo agli altri.
Ricordo io stesso quella volta in cui, mentre ero da un cliente, un operatore si infortunò ad una mano su un macchinario: posso assicurare che sono momenti di panico e particolarmente difficili.
È bene che la sicurezza sul lavoro sia per tutti un obiettivo primario, ovviamente prima che capiti il fattaccio.
Pensare preventivamente in termini di sicurezza significa tenerne conto anche quando facciamo qualsiasi investimento sia sugli immobili che sui macchinari.
Questo è ancora più valido se si deve scegliere un distillatore di solventi.

Quando si considera il processo di distillazione / gestione del solvente è bene analizzare queste 3 criticità:

1. La valutazione del rischio esplosione (ATEX);
2. L’adeguata formazione dell’operatore in materia di salute e sicurezza;
3. La scelta e la manutenzione degli impianti.

1. La valutazione del rischio esplosione

Le aziende che trattano e immagazzinano sostanze infiammabili possono essere esposte al pericolo di un’esplosione. Per questo è necessario individuare le possibilità di formazione di un’atmosfera esplosiva pericolosa e mettere in atto le relative misure di prevenzione per tutelare la vita e la salute degli operatori.
Molte volte, infatti, mi capita di vedere dei distillatori posizionati in ambienti sprovvisti dei requisiti base di sicurezza e senza rispettare le indicazioni del costruttore per:

– mancanza di collegamento elettrico alla rete di terra;
– mancanza di una vasca di contenimento per eventuali versamenti di solvente;
– posizionamento in un locale privo di aerazione forzata naturale;
– presenza di grossi quantitativi di solvente e sostanze infiammabili all’interno degli ambienti di lavoro;
– errori impiantistici e gestionali.

Cosa può determinare un pericolo quando trattiamo dei solventi?

Sicuramente la presenza contemporanea di:
– un combustibile (vapori di solvente). Alcuni errori di gestione del processo come per esempio lo scarico libero del solvente distillato, la mancanza di aerazione del locale, la presenza di latte aperte contenenti solventi, morchie, vernice e altre sostanze infiammabili determinano un’eccessiva formazione di vapori di solvente nell’ambiente.

– Un comburente (ossigeno dell’aria).

– Un innesco della miscela. Sto parlando di scintille elettriche, sigarette, cariche elettrostatiche, cellulari, l’utilizzo di abbigliamento non antistatico, ecc.

Per questi motivi è utile fare una valutazione ATEX del locale e di conseguenza adottare quei provvedimenti necessari per lavorare in sicurezza.
Come è organizzata la tua area di stoccaggio e manipolazione dei solventi?

2. L’adeguata formazione dell’operatore

Il personale addetto alla gestione del processo di distillazione deve essere adeguatamente formato sui rischi connessi all’uso dell’apparecchiatura e alla manipolazione dei solventi. Dovrebbe obbligatoriamente indossare indumenti antistatici e utilizzare attrezzi antiscintilla.

Spesso i nostri tecnici tornano dopo un’installazione lamentando il fatto che il cliente non aveva a disposizione almeno un operatore per fare l’adeguata formazione che purtroppo si riduce a una spiegazione veloce.
Constato inoltre molto spesso che il manuale d’uso e manutenzione, consegnato sempre assieme alla macchina, resta una cosa sconosciuta agli operatori.

Per ogni sostanza pericolosa è obbligatorio fornire la relativa scheda dati di sicurezza (SDS) con le informazioni sulla pericolosità, sul corretto modo di utilizzo e sulle misure da adottare ai fini della protezione della salute, della sicurezza e dell’ambiente.
E’ triste constatare che ci sono ancora delle aziende che non sono in possesso delle SDS dei prodotti che utilizzano tutti i giorni in produzione. Solo quando chiedo di visionarle per valutare il distillatore più appropriato al loro tipo di solvente fanno richiesta al fornitore.

Il tuo personale è adeguatamente formato o hai anche tu l’abitudine di destinare l’ultimo arrivato in azienda alla cura del distillatore?

3. La manutenzione degli impianti

Cosa intendo per mancata manutenzione?
Mi riferisco in particolar modo all’assenza, a volte totale, di una manutenzione periodica programmata per il cambio dell’olio diatermico, della valvola di sicurezza del coperchio e dell’olio, e per la sostituzione della guarnizione. A volte scopro che il cliente non si è mai preoccupato di sostituire l’olio diatermico o di cambiare la guarnizione danneggiata del coperchio che costa solo pochi Euro.
Non fare gli interventi di manutenzione significa compromettere le funzionalità della macchina e di conseguenza anche la sicurezza.

Alla luce di quanto detto finora, quanto critico è il tuo processo di distillazione?
La tua azienda è esposta a un possibile pericolo?
Cosa comporta per te un incidente di un tuo dipendente causato dalla sottovalutazione di questi aspetti?

Caratteristiche tecniche del distillatore riguardanti la sicurezza

Quando si parla di sicurezza, oltre al processo di distillazione, bisogna valutare anche le caratteristiche tecniche e costruttive del distillatore.
Per legge gli impianti dove vengono riscaldati dei liquidi infiammabili devono essere equipaggiati con un dispositivo di sicurezza indipendente dalla regolazione della temperatura; ciò significa che in caso di sovratemperatura ci deve essere un limitatore che disinserisce in automatico il sistema di riscaldamento e mette in sicurezza la macchina impedendo di oltrepassare il limite massimo consentito.

Inoltre, nel caso si distillino solventi inquinati da vernici o inchiostri che contengono nitrocellulosa (es. inchiostri da stampa flexo) la temperatura del prodotto da distillare deve essere mantenuta sotto i 100 °C per evitare reazioni esotermiche o l’auto-ignizione.
In questi casi il distillatore deve essere dotato anche di un sistema di generazione di vuoto per abbassare la temperatura di ebollizione ed evitare il rischio di autocombustione della nitrocellulosa. Inoltre lavorando in ambiente ad atmosfera modificata è possibile distillare anche sostanze che, se riscaldate a temperature elevate, potrebbero decomporsi o risultare instabili.
In questi casi consiglio i distillatori dotati anche di un sistema in grado di bloccare la reazione esotermica (es. attraverso l’immissione nel serbatoio di acqua di rete).
Se non si conosce la temperatura di accensione del prodotto da distillare (vedere SDS), non si deve superare la temperatura massimo di 160 °C.

Quando scegli un distillatore assicurati che sia dotato, per ogni fase del processo, di una serie di controlli ridondanti in modo che ci sia sempre un sistema ulteriore che interviene in caso di guasto del principale. La duplicazione dei sistemi di controllo per le funzioni critiche permette di aumentare l’affidabilità e la continuità della produzione; allo stesso tempo garantisce la sicurezza delle persone e degli impianti.

Ti starai chiedendo:

“Come faccio a sapere se sto comprando una macchina sicura o se il venditore mi sta vendendo fumo?” – “Come è possibile prevenire questi problemi?”

C’è un sistema molto semplice: chiedi una macchina certificata ATEX da un ente terzo che garantisce la sicurezza dal punto di vista progettuale, costruttivo e dei componenti usati. Gli enti accreditati rilasciano il proprio certificato solo dopo aver valutato tutti questi aspetti e continuano a monitorare il costruttore con degli audit periodici.

Se segui queste indicazioni scoprirai che distillare i solventi esausti invece di smaltirli è:

economico. 1 litro di solvente distillato costa circa un ventesimo di un litro di solvente nuovo;
facile, grazie alla gestione automatica del ciclo;
sicuro per gli operatori, nel rispetto di tutte le norme vigenti;
ecologico.

Ti stai affidando ad un buon fornitore?

Sarà capitato sicuramente anche a te di comprare qualcosa e al momento del bisogno essere “scaricato” dal tuo fornitore, non riuscendo così a risolvere velocemente il problema. Ti sei sentito preso in giro dal fornitore che ti ha promesso delle cose e poi non le ha mantenute. Ti ha venduto il prodotto e ti ha lasciato il problema. Hai provato a cambiare fornitore ma non hai risolto niente. Non è certo colpa tua.
Sta diventando normale comprare un prodotto che dovrebbe aiutarti nel tuo lavoro e invece, non solo resti con il vecchio problema, ma te ne crei di nuovi.
Tutti sanno che in Italia, dal momento che hai pagato, smetti di essere un cliente!

Per questi motivi, assicurati che il tuo fornitore sia affidabile anche per quanto riguarda gli interventi di manutenzione e per i pezzi di ricambio.
C’è chi punta a vendere a prezzi bassi ma poi non ha i margini per poter fare degli interventi di assistenza tecnica e garantire un servizio post vendita adeguato. E’ vero, a volte potresti pagare qualcosa in meno ma, al primo piccolo inconveniente, resti con la macchina ferma per settimane e scopri che il tuo fornitore si è “dimenticato” di te.

Oltre che sicuro, il sistema di distillazione deve essere efficace, affidabile e durevole.
Per questo è importante affidarsi a professionisti (con esperienza e know-how).

Il mio lavoro consiste nel cercare di dare una soluzione che permetta al mio cliente di stare tranquillo e di rispettare le norme di legge.
Sono molti i miei clienti che hanno già trovato la soluzione a questi inconvenienti.

…vi confermo la piena rispondenza delle performance della macchina a quando sottoposto in fase di valutazione iniziale, tutto ben supportato da vs servizio tecnico estremamente professionale e disponibile.

– Masterpack

Mi affido a un’azienda in grado di assicurare l’intervento tecnico telefonico immediato e dal cliente entro le 24/48 ore, e di garantire, con il suo magazzino ricambi, l’immediata fornitura in tutto il territorio nazionale.

Per saperne di più
https://www.distillatorisolvente.it/contatti/

2 pensieri su “Le tre cose che devi sapere sulla SICUREZZA nella gestione del solvente

    1. G. Violetto Autore articolo

      Grazie per il tuo riscontro e per il lavoro che stai facendo.

      Rispondi

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