Nei distillatori per solvente si riscalda un fluido termovettore contenuto in una intercapedine del serbatoio per trasmettere il calore e portare a evaporazione il solvente da distillare. Nella maggior parte dei casi si usa olio diatermico ma qualche costruttore utilizza anche sistemi a vapore.
Ci sono diversi vantaggi derivanti dall’uso dell’olio diatermico rispetto ai sistemi a vapore nei distillatori per solventi.
Questo fluido termovettore ha caratteristiche tali da garantire:
• bassissima tensione di vapore;
• resistenza all’ossidazione;
• basso punto di congelamento;
• buona stabilità termica;
• resistenza al craking;
• buon potere lubrificante;
• azione non corrosiva.
Ne deriva pertanto il vantaggio di poter essere usato su impianti estremamente semplici, funzionanti a pressione atmosferica e anche all’aperto in zone con temperature molto rigide.
Inoltre a differenza dell’acqua surriscaldata e del vapore acqueo, che all’aumentare della temperatura comportano pressioni sempre più elevate, i sistemi ad olio diatermico non necessitano di alcuna sorveglianza particolare.
I vantaggi princiopali sono:
- Temperature operative elevate, fino a 300 °C a pressione atmosferica. L’utilizzo del vapore acqueo comporta invece un aumento della pressione all’aumentare della temperatura; ciò richiede per legge la sorveglianza con personale patentato.
- Set point regolabili delle temperature di esercizio e quindi la possibilità di distillare miscele di solventi con punti di ebollizione differenti;
- Nessuna attrezzatura per il pretrattamento dell’acqua di alimentazione della caldaia;
- Alta efficienza;
- Nessun rischio di corrosione e nessun rischio di danni da congelamento.
I sistemi a vapore sono ben noti per i problemi di corrosione. L’aria in combinazione con acqua e altri contaminanti reattivi, presenta un elevato potenziale di corrosione del metallo. Inoltre il vapore è abrasivo. Se aggiungiamo il calcare presente nella maggior parte delle riserve idriche i problemi del sistema si complicano rapidamente.
I distillatori con fluido termico non presentano questi inconvenienti di corrosione. - Bassi costi di manutenzione;
I sistemi a vapore richiedono una manutenzione continua, normalmente concentrata su scarichi di condensa, valvole, pompe di ritorno della condensa, giunti di dilatazione e analisi e trattamento dell’acqua. E, in caso di interruzione di corrente in un clima freddo, i sistemi a vapore possono essere soggetti a congelamento, scoppio di tubi e danneggiamento di componenti e valvole.
I sistemi a fluido termico non richiedono tutta questa manutenzione e possono essere spenti anche in condizioni climatiche sotto lo zero senza preoccupazioni di congelamento. - Funzionamento silenzioso; si consideri che molte aziende sono situate in prossimità di zone residenziali e i distillatori possono lavorare anche di notte.
- Facile da usare; non richiede personale certificato all’uso della caldaia a vapore.
In conclusione possiamo affermare che i sistemi a olio diatermico hanno dimostrato di funzionare silenziosamente in modo sicuro ed efficiente con una manutenzione minima.