Schede di sicurezza solventi

di | 22 Aprile 2020

Se acquisti e usi dei solventi avrai sicuramente avuto a che fare con le loro schede di sicurezza.

Spesso le schede di sicurezza sono viste come un fardello burocratico, una cosa inutile.
In realtà, saper trarre le informazioni che contengono torna utile anche quando decidi di rigenerare, mediante distillazione, il solvente esausto per poi rimetterlo nel tuo ciclo produttivo.

I solventi non sono tutti uguali ed è per questo che a volte sento dire “in passato avevamo un distillatore ma non distillava”.
Ma era colpa del distillatore o del solvente? Chi ti ha fornito il distillatore si era preoccupato di capire cosa dovevi distillare o te l’ha venduto a occhi chiusi?
Nel frattempo hai continuato a smaltire il solvente esausto rinunciando ai molteplici benefici in termini economici che derivano dal rigenerarlo internamente come già fanno moltissime aziende.

 

Le schede di dati di sicurezza SDS (Safety Data Sheet) rappresentano il documento tecnico più importante ai fini informativi sulle sostanze chimiche e sulle loro miscele. Contengono le informazioni fondamentali sulle proprietà fisico-chimiche, tossicologiche, di pericolo per l’ambiente e le informazioni necessarie per la corretta e sicura manipolazione dei prodotti.

Permettono:

  1. al datore di lavoro di stabilire se in azienda vengono manipolate sostanze chimiche pericolose e di conseguenza valutare il rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori;
  2. agli utilizzatori di adottare le misure necessarie in materia di tutela della salute, dell’ambiente e della sicurezza sul luogo di lavoro.

 

Di regola le SDS dovrebbero essere rilasciate dai fornitori, ma sappiamo che nella pratica non sempre è così.
Ricordati di verificare, per ciascuno dei solventi in uso, la presenza delle relative SDS aggiornate. Eventualmente richiedile al tuo fornitore.

Il formato della SDS è definito nel regolamento REACH ed è divisa in 16 punti.

16 PUNTI OBBLIGATORI DELLE SCHEDE DI SICUREZZA:

    1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa
    2. Identificazione dei pericoli
    3. Composizione/informazioni sugli ingredienti
    4. Misure di primo soccorso
    5. Misure antincendio
    6. Azioni in caso di rilascio accidentale
    7. Manipolazione e immagazzinamento
    8. Controllo dell’esposizione
    9. Proprietà fisiche e chimiche
    10. Stabilità e reattività
    11. Informazioni tossicologiche
    12. Informazioni ecologiche
    13. Considerazioni sullo smaltimento
    14. Informazioni sul trasporto
    15. Informazioni sulla regolamentazione
    16. Altre informazioni

Non intendo soffermarmi su tutti i punti della scheda di sicurezza in quanto non è il mio lavoro e non è l’obiettivo di questo post.
Mi interessa segnalarti però gli elementi utili per valutare le caratteristiche che il distillatore dovrà avere per essere in grado di processare il tuo solvente.

I punti della SDS che solitamente prendo in considerazione prima di formulare qualsiasi proposta tecnica/commerciale sono:

Punto 3

Il punto 3 fornisce informazioni sulla composizione del prodotto chimico che nel nostro caso sarà un solvente.

 

Scheda di sicurezza-punto 9

 

I dati sono solitamente organizzati in una tabella e comprendono:

  • il nome e/o il nome commerciale della sostanza;
  • altri elementi identificativi (come numero CAS, numero di registrazione, la classificazione ecc.). Per le miscele, viene indicata la % concentrazione o l’intervallo di concentrazione del costituente.

Punto 9

La sezione 9 fornisce informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche di base della sostanza o miscela rilevanti e non rilevanti per la classificazione e i pericoli (come aspetto, odore, pH, punto di ebollizione, ecc.);

schede di sicurezza-proprietà fisiche e chimiche

 

Al punto 9, se si tratta di una sostanza, potrai trovare il “punto di ebollizione”, cioè la temperatura in corrispondenza della quale inizia il processo di ebollizione.
Se invece si tratta di una miscela è necessario cercare il dato di ogni singola sostanza facendo una ricerca con il “CAS number” o con il nome del componente che troverai indicato nella sezione 3.

Quindi, i dati che dovrai valutare inizialmente sono il punto di ebollizione di ogni singolo componente, la sua % in miscela e la tipologia di solvente.

E’ necessario il generatore di vuoto?

Con questi dati potrai capire se per rigenerare il tuo diluente avrai bisogno del vuoto oppure no. Se un solvente ha un punto di ebollizione superiore ai 160-170 °C è consigliato equipaggiare il distillatore anche con un generatore di vuoto per diminuire la temperatura di ebollizione. A questo proposito ti invito a leggere questo articolo dove spiego i generatori di vuoto e il loro funzionamento.

E’ necessario il condensatore in inox?

In secondo luogo potrai comprendere, in base alla tipologia dei solventi, se è preferibile installare un condensatore in rame oppure in inox. In linea di principio si usa il condensatore in inox nella distillazione dei solventi clorurati (es. diclorometano) e dei solventi che contengono ammine le quali portano in soluzione il rame del condensatore.

Alcuni costruttori di distillatori propongono il condensatore in acciaio anche se non necessario. Considera però che un condensatore in rame permette uno scambio termico migliore rispetto al quello in acciaio e quindi, se non è indispensabile l’inox, preferisco quello in rame per non compromettere le performance della macchina soprattutto nel periodo estivo.

E’ necessario il multiset-point?

Se devi rigenerare delle miscele composte da solventi con punti di ebollizione molto diversi tra loro può essere utile programmare il ciclo di distillazione con step di temperature differenti. Otterrai così un distillato di qualità migliore. Assicurati che il distillatore sia dotato di questa funzione.
Puoi approfondire l’argomento leggendo questo articolo sul multiset-point.

Con queste informazioni sei in grado di valutare da solo le caratteristiche del distillatore.

Ma se hai ancora dei dubbi…

Se nonostante questa spiegazione hai ancora dei dubbi, ti invito a contattarmi per un parere e inoltre tieni presente che è possibile fare dei test di distillazione specifici con il tuo solvente. Puoi assistere tu stesso alla distillazione e, assieme al nostro chimico, valutarne la fattibilità e la resa. Abbiamo alcune macchine adibite esclusivamente ai test mediante i quali definiamo la fattibilità del progetto e il calcolo di ritorno dell’investimento.

E’ mio interesse, e anche tuo, proporti la soluzione che più si addice al tuo prodotto e alla tua operatività per permetterti di distillare senza inconvenienti e in modo risolutivo. Per fare questo però è indispensabile condividere fin dall’inizio tutte le informazioni essenziali.

“Ma gli altri queste informazioni non me le hanno chieste!”

Come è possibile proporti un sistema efficace senza conoscere le caratteristiche del prodotto che andrai a trattare?

Io lavoro secondo delle procedure che continuo ad affinare con l’esperienza e che mi portano con certezza a raggiungere l’obiettivo e a rendere il cliente soddisfatto dei risultati e dell’investimento:

 

Personale preparato per consigliare la giusta soluzione, si viene seguiti dall’acquisto all’installazione“.

Cleaf SpA

 

Le promesse vanno mantenute!

 

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